Alice, le meraviglie, i blog e la scienza

Alice nel 2267, da Star Trek (TOS: "Licenza di sbarco"). Copyright: Paramount Pictures

Così, in estemporanea meditazione, sono rimasto colpito dal numero di correlazioni, per così dire, insospettabili, che sono possibili tra il più famoso romanzo di Lewis Carroll e quel lato a volte poco attraente della scienza che però ben si presta alla diffusione delle idee, attirando così l’attenzione dei fortunati possessori di quella giusta curiosità che non potrà portare altro che cose buone (dimenticate la faccenda del gatto curioso, quella è una panzana per i pigri e i paurosi).

Quel che trovo ancor più impressionante è la frequenza con cui viene citato “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” (di cui wikisource ne condivide il testo), soprattutto quando a citarla sono i blog scientifici. Infatti, il racconto è talmente pieno di allusioni e gioca così spesso con le altrimenti ferree regole logiche, fisiche e matematiche, che sono riuscite in qualche modo a rompere in maniera brillante e originale un normale schema narrativo, al punto da fargli ottenere a pieno merito la fama raggiunta. E quale migliore strumento poteva essere sfruttato per attirare l’attenzione, se non l’ingenua meraviglia, con splendidi risultati e anche stavolta con pieno successo?

Ecco una rassegna degli articoli a tema più belli, dai quali ho avuto il piacere di imparare qualcosa di nuovo e interessante, trascorrendo il tempo in piacevole compagnia e tutti accomunati da quell’idilliaco mondo di Alice così affascinante e, ancora una volta, solo per i vostri occhi!

Inizio con Teresa Celestino e il suo bellissimo blog chimico-didattico Urto Efficace, dove in “Oltre lo specchio“, ci fa scoprire le meraviglie dello specchio e le sue strane regole applicate alla chimica, ovvero cosa ci nascondono i termini enantiomero, stereoisomeria, e chiralità, con un cenno alla proiezione di Fischer e il loro inatteso rapporto con la protagonista della fiaba. Quale? Lo scoprirete solo leggendo!

Su Popinga, un fantastico antro nel quale scienza e letteratura si incontrano generando un “locus terribilis”, Marco Fulvio Barozzi ci narra di Mamma Oca e la Scienza Moderna, una serie di fiabe in cui faceva il suo esordio un personaggio che avrebbe fatto carriera grazie a Lewis Carroll e al suo Alice nel paese delle meraviglie, l’uovo parlante Humpty Dumpty!

Immancabile Annarita Ruberto dal suo stimato pulpito di Scientificando, ci propone “Alice e la Zuppa di Quark e Gluoni“, che non è una ricetta per una zuppa subatomica da gustare al chiaro di Luna, ma in realtà prende in prestito il tema per illustrare il mondo dell’infinitamente piccolo insieme con Alice,  A Large Ion Collider Experiment, l’esperimento il cui acronimo richiama un mondo meraviglioso, ancora tutto da esplorare.

Peppe Liberti, autore del nuovo blog di Focus, Quantum Beat, propone “Lo Stregatto Quantistico“, un nuovo paradosso che agita la fisica dei quanti, quello dello stregatto di Aharonov, Popescu e Skrzypczyk che viene introdotto dalla mirata citazione:

“Va bene” disse il Gatto, e questa volta si allontanò piuttosto lentamente, cominciando dalla punta della coda, e finendo con il sogghigno, che rimase lì ancora qualche tempo quando tutto il resto era già sparito.”Bene! Ho visto spesso un gatto senza sorriso” pensò Alice “ma un sorriso senza gatto! È la cosa più curiosa che abbia mai visto in vita mia!”
(Lewis Carroll, Alice’s Adventures in Wonderland, Ch. 6, Pig and Pepper)

Chiaramente lascio a voi il piacere di scoprire il resto!

Erika Coletto sul blog 42 in “Alice nel paese delle meraviglie: pura fantasia?, ci racconta come una sostanza allucinogena fungina sia in grado di esercitare i più bizzarri effetti sul cervello umano, un mondo psichedelico alternativo pieno di pericoli, ma che non può competere con la fantasia innata e illimitata che ci contraddistingue.

Lucia Marino da IncredibleButTrue, scatena la sua matematica fiabesca in due atti succulenti, tutti da spolpare: Matematica fiabesca: Alice nel Paese delle Meraviglie parte I e parte II, alla scoperta delle oscure connessioni tra la narrativa e la matematica avanzata!

Chris82 del blog NaturaMatematica, espone con maestria “I connettivi logici in Alice nel Paese delle Meraviglie: il sorriso del gatto del Cheshire“, un altro ottimo esempio di come utilizzare le opere di Carroll nella didattica della matematica.

Infine, davvero prolifico è stato Gianluigi Filippelli, che dalla ribalta del suo Dropsea, rilascia addirittura una serie dedicata ai … rompicapi, e altro non poteva essere! Ecco l’indice dei contenuti carrolliani consigliati, così è, se vi pare:

Questi sono solo alcuni dei mille brillanti modi con i quali si riesce a rendere la scienza più appetibile, che stimolando positivamente la curiosità dei più giovani e bisognosi, favorisce l’apprendimento di concetti a volte troppo astrusi o noiosi da approfondire se non sapientemente veicolati da un tramite di sicuro successo e indubitabile magnetismo. Un po’ come anche il mondo dei fumetti si proporrebbe di fare. Ci riuscirà? Ce lo auguriamo un po’ tutti!

Inutile aggiungere che la rassegna è sempre aperta per altri contributi che non ho ancora scovato e segnalato, infatti sono sicuro di averne dimenticati un bel po’, mio malgrado. Qualcuno riesce ad aiutarmi? 😉

10 pensieri su “Alice, le meraviglie, i blog e la scienza

    • Al di là di riconoscere il lato della scienza quantistica nel discorso del gatto di Cheshire, per certi versi, mi è parso di intravedervi le basi del problema di fondo dell’epistemologia, cioè dell’implicazione e dell’induzione: secondo la teoria della confermabilità, ogni cigno bianco conferma che i corvi sono neri, ossia ogni esempio non in contrasto con la teoria ne conferma una parte. Si tratta del paradosso dei corvi (anche detto paradosso dei corvi neri, paradosso di Hempel o i corvi di Hempel), cioè un paradosso logico sviluppato negli anni ’40 da Carl Gustav Hempel per dimostrare i limiti del procedimento logico induttivo.
      Saluti

  1. Grazie per aver linkato Comicom – comunicare a fumetti!
    Questo weekend ha inaugurato a Rovereto (al Mart) una mostra molto gustosa su Alice attraverso i giochi, i film e la pittura. L’abbiamo vista e vale la pena di fare un giro, per tutti i fan di Alice nel Paese delle Meraviglie, per quelli che attraversano gli specchi e così via.
    Ciao! http://www.comicom.it

  2. Anche io conosco “Alice nel paese dei quanti”, anche se per adesso solo di fama, non avendolo ancora letto.
    Comunque, curioso tutto questo interesse del mondo della scienza per questo romanzo!

  3. Pingback: Cadendo con Alice | unpodichimica

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