In sun we trust!

Lo scorso 9 giugno Michael Grätzel è stato premiato con il  prestigioso Millennium Technology Prize per aver sviluppato una cella solare contenente un particolare pigmento organico fotosensibile a basso costo (dye-sensitized solar cells). Questo sistema foto-elettrochimico attualmente è la migliore tecnologia disponibile, se non in termini di efficienza, per il suo ottimo rapporto prezzo\prestazioni,  che lo rende perfino più competitivo rispetto a qualsiasi tipo di generazione elettrica ottenuta da carburanti fossili. Un traguardo che sicuramente verrà reso ridicolo di fronte al ritmo con cui questa tecnologia si sta evolvendo.

La cella in sintesi è composta da un piccolo modulo di vetro sul quale viene applicato uno strato sottile poroso di biossido di titanio ridotto in nanoparticelle (TiO2 – un minerale abbondante e non tossico),  quindi rivestito da un pigmento organico a base vegetale che assorbe la luce, lo stesso compito che ricopre la clorofilla delle piante. La produzione e i materiali utilizzati sono una valida alternativa ai classici pannelli di silicio, sui quali pendono recentemente anche alcuni dubbi inerenti il loro futuro massiccio smaltimento, una volta esausti.

La Terra riceve dal sole un flusso di energia rinnovabile utilizzabile, che eccede i 120 petawatt, un valore pari a 8.000 volte i consumi  energetici mondiali totali riferiti al  2004. Un valore che farebbe impallidire qualsiasi  tipo di centrale nucleare.

In aggiunta agli indubbi vantaggi economici, vi è la possibilità di creare dei supporti sottilissimi, flessibili e anche trasparenti, adatti a molteplici impieghi e situazioni con estrema praticità.

Dove bisogna firmare per vederli al supermercato?

3 pensieri su “In sun we trust!

  1. Pingback: Metti un giorno il sole in cassaforte! « Il chimico impertinente

  2. Ti devo ringraziare per questo articolo!!!
    La moderna tecnologia fotovoltaica (intendo quella che è già salita sugli scaffali del supermercato) è fossilizzata su silicio mono o policristallino (in alcuni casi anche amorfo), che sebbene offrano una notevole efficienza (e risparmio economico) non possono reggere il confronto con le potenzialità dei materiali molecolari e relative applicazioni. Attualmente, la Ricerca è orientata alla massimizzazione dell’efficenza delle stesse DSSC sostituendo il biossido di Ti…………..SWNT???
    Grazie ancora per aver dato “luce” ad una importantissima notizia che invece è passata silenziosa, quasi come nell’ombra.. 😉

    • Sono io che ti ringrazio per il tuo commento, e devo ammettere che confido nelle celle DSSC come una delle tecnologie più promettenti. Tuttavia in questo momento sono indeciso se gli sviluppi dei Single-Walled NanoTubes siano più opportuni rispetto alle nuove opportunità che offrono i pigmenti organici come quelli descritti in questo paper.
      In ogni caso la ricerca su questi nuovi materiali è molto frizzante e nel prossimo futuro non ci faremo mancare incredibili passi avanti, stanne pur certo! 🙂

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