Vabbè il titolo è un modo per attirare più attenzione di tutti quelli che stanno avanzando incredibili ipotesi e quelli che invece si sono armati del cifrario di Vernam per decifrare le incomprensibili comunicazioni che il Voyager 2 trasmetteva da qualche giorno. Si è trattato solo di un “flip di un bit”, in pratica uno zero è diventato uno a causa di un semplice guasto tecnico nei computer a bordo della sonda e l’invio dei dati sulla Terra è risultato un po’ sconnesso.
Il fatto è che questa notizia ha fatto sognare milioni di internauti con il mistero che è stato appositamente costruito sopra, mentre l’aggiornamento della NASA, datato 20 maggio 2010 alle 18.00, è stato praticamente ignorato.
Il nuovo comunicato recita:
I tecnici sono riusciti a correggere la memoria della sonda NASA Voyager 2 reinizializzando il bit capovolto. L’ordine del reset è stato trasmesso ieri, mer. 19 maggio, al veicolo spaziale, e l’elaborazione dei dati ricevuti oggi ha confermano che il reset ha avuto successo. La squadra del Voyager continuerà a monitorare i dati in ingresso, e se il bit rimane stabile, verranno impartiti i comandi per passare alla modalità di osservazione scientifica sabato, 22 maggio. Il ricevimento dei dati rilevati quindi riprenderà il 23 maggio.
Tutto bene, la missione continua e il piccolo problema tecnico è stato brillantemente risolto con la dovuta perizia. Sarà per un’altra volta?
Ah, sembra che anche le sonde marziane Opportunity e soprattutto Spirit, nonostante tutto, perseverino nella loro missione, in quella landa desolata e affascinante conosciuta come il pianeta rosso.
In bocca al marziano!
Fonte: NASA