Anche le proteine sono vanitose!

La proteina "primadonna" al lavoro! Imagecredit: xvivo

Le proteine sono le macromolecole fondamentali di tutte le cellule animali e vegetali. Sarà per questo che se la “tirano”?

Già perché una recente ricerca condotta dai bioingegneri dell’Università di Rice ci fa scoprire che alcune di queste proteine sono dei muli infaticabili che camminano letteralmente trasportando il loro prezioso carico (vescicole, organelli o altre macromolecole) all’interno delle cellule viventi, ma si comportano come delle vere primedonne, vanità e mitomania comprese!

Questa particolare proteina, chiamata chinesina, è una incredibile e strabiliante macchina molecolare bipede. Adesso gli scienziati hanno anche sviluppato gli strumenti per misurare la potenza di trazione della molecola di chinesina sia singolarmente che in coppia, e la loro relazione pubblicata su Biophysical Journal di questa settimana rivela  che le chinesine lavorano meglio da sole, forse perché sono già efficaci di natura e non necessitano di ulteriori aiuti, o forse perché non sopportano di condividere la gloria del loro lavoro, chissà!

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Raggi traenti e Phaser, realtà sempre più fantascientifica

Raggi phaser. Imagecredit: Paramount via Memory Alpha

Per il 44° anniversario di Star Trek non poteva esservi migliore notizia, anzi per la verità sono ben due le notizie, che sembrerebbero tratte da un futuribile romanzo, mentre invece sono “solo” frutto dei meritori sforzi di lungimiranti e arditi ricercatori.

Un raggio traente è un sistema in grado di manipolare un oggetto spostandolo nelle 3 dimensioni o bloccandolo a mezz’aria in una sorta di levitazione sospesa. Avevamo già visto qualcosa di molto simile  un paio di mesi fa su questo stesso canale, ma si trattava di uno strumento olografico che si limitava a manipolare oggetti microscopici, anche se riesce a gestirne fino a 300 contemporaneamente!

Adesso i ricercatori dell’Australian National University, hanno annunciato di aver costruito un dispositivo capace di spostare piccoli oggetti con un raggio di azione di un metro e mezzo, sfruttando un raggio luminoso.
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Quelle pinzette olografiche che sembrano un raggio traente

L'orientamento di una cellula manipolata dal laser. Imagecredit: Wikimedia Commons

Esiste un nuovo strumento a disposizione della scienza che si avvale della tecnologia olografica per manipolare oggetti microscopici troppo fragili e delicati per essere ruotati, spostati oppure orientati  opportunamente senza danneggiarli irrimediabilmente. L’ultima evoluzione di questa tecnologia è stata sviluppata all’Università di Tel Aviv dalla dottoressa Yael Roichman, ed è in grado di manipolare contemporaneamente fino a 300 nanoparticelle alla volta, come ad es. polimeri o microsfere vetrose.

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