
Forse se iniziamo a invocare i "misteri della chimica", magari otterremo qualche fondo per la ricerca in più! Imagecredit: Wiley "Non Sequitur"
Tra i misteri ancora da risolvere nelle discipline scientifiche, forse quelli chimici sono i più facili da affrontare e dominare, e solitamente non suscitano lo stesso clamore di altri problemi irrisolti nel campo della fisica, come il mistero dell’antimateria (Antimatter mystery) o il monopolo elusivo (The elusive monopole), oppure della biologia come la vita ibrida (Hybrid life) o l’effetto nocebo (The nocebo effect), tanto per citarne qualcuno.
Questo tipo di problemi nella chimica tendono a fronteggiare questioni come la possibilità di produrre un composto X, esplorare metodiche per analizzarlo o sistemi per purificarlo e vengono di solito risolte in tempi relativamente brevi, anche se possono benissimo richiedere notevoli sforzi per arrivare alla soluzione ricercata.
Tuttavia, capita che ci sono anche alcune questioni con implicazioni più profonde, legate soprattutto alle ricerche emergenti. Partiamo da una definizione.
I problemi di chimica sono considerati irrisolti quando un esperto in materia li ritiene tali o quando diversi esperti del settore non sono d’accordo su un’unica soluzione per un dato problema.
Questa proposizione naturalmente può applicarsi a qualsiasi campo sperimentale, e un sano dibattito spesso porta a conclusioni condivise, probabilmente costruite sulle critiche edificanti delle parti in causa.
Aiutano senz’altro generose iniezioni di fondi incentivanti la ricerca e l’assenza tutt’altro che sterile di ingerenze di qualsiasi tipo, che siano religiose, politiche, economiche, o meri interessi privati come la mitomania e insane ambizioni.